12.12.2018🎂

È un compleanno strano questo, probabilmente di quelli che mi ricorderò per tutta la vita; in America sono solo le 3pm, quando mi iniziano ad arrivare i primi messaggi di auguri. Leggo il primo e iniziano a scendermi un po' di lacrime nostalgiche. Dal suo ufficio esce Mrs. Proctor, la mia teacher di P.E., preoccupata di avvicina e mi porge un fazzoletto. Le spiego che sto bene e che sono semplicemente degli auguri che mi fanno sentire un po' lontana dalle persone a cui voglio bene. Lei mi fa segno del cuore e mi dice che tutti sono li. Le sorrido e mi da un abbraccio. Esco più serena dalla palestra e le lacrime sono passate, ora rimane solo l'euforia di vivermi un compleanno in perfetto stile americano!!

Torno a casa e il mio telefono è pieno di auguri. Mi rende felice sapere che ho lasciato qualcosa alle persone, e che anche se non sono li si ricordano di me. Rispondo a tutti e ringrazio con un sorriso enorme, anche se da dietro il telefono non si può vedere. Sono troppo eccitata all'idea di vivere il mio 17esimo compleanno insieme ai miei splendidi amici americani. 

Sono ormai le 11pm, è quasi ora di addormentarsi. Domani quando mi sveglierò avrò 17 anni..mi sembra volato il tempo.   

 Mamma e Papà mi hanno sempre raccontato che la sera prima della mia nascita, mamma aveva mangiato il gorgonzola, e che secondo papà, ero venuta al mondo poco dopo, perché il gorgonzola faceva troppa puzza. D'altronde non ha tutti i torti, magari è proprio per quello che adesso non mi piace per nulla. Mi riguardo qualche foto dei miei primi respiri, e mi addormento pensando a quando papà mi ha preso in braccio per la prima volta e subito ho smesso di piangere. Ero un piccolo scricciolo, con il nasino da maialino, rivolto all'insù; due occhioni azzurri, che non perdevano un secondo per guardarsi intorno e osservare quello che di curioso c'era intorno a loro. 

Eh già...eccomi qui, questa sono Io esattamente 17 anni fa.                                                                                       Chiudo gli occhi e mi addormento come un sasso. 

Suona di colpo la sveglia. Come ogni altro giorno mi alzo di scatto dal letto, ma la differenza è che oggi sono super euforica ed eccitata per la giornata che mi aspetta. Mi lancio giù dal letto, per la prima mattina da quando sono qui non sento il freddo entrarmi nelle ossa. Indosso la mia felpa e vado in cucina per salutare tutti. A mia sorpresa trovo la luce spenta; accendo e da dietro il bancone della cucina spuntano tutti gridando "HAPPY BIRTHDAY!!". Sul tavolo ci sono un sacco di pacchetti e dai due lampadari scende una scritta di buon compleanno per me. Mi emoziono, non mi sembra vero. 

Abbraccio tutti e ringrazio di cuore per tutto quello che hanno e stanno facendo per me. Abbiamo tutti un sorriso a 32 denti. Morgan mi abbraccia due volte e mi sussurra "You are my Little sister". La stringo più forte, sono senza parole, l'unica cosa che riesco a fare è sorridere e lasciarmi scivolare dalle guance due lacrimucce. 

Faccio colazione e insieme a mom, dad e Morgan apro il primo regalo. Mi indicano di aprirne uno. Pacchetto rosa, morbido e chiuso da un sottile filo. Lo prendo in mano, è morbido e le forme sono poco regolari. Mi viene in mente un'idea. Lo apro in fretta e appena vedo una zampa inizio a piangere e ad abbracciare il pacchetto ancora mezzo chiuso. Mom e Morgan scoppiano a ridere dicendomi che la mia mamma gli aveva detto che sarebbe stato uno die miei preferiti. Io muovo la testa in modo molto definito e tiro fuori antispappolo dal pacchetto. Non ci posso credere. Dopo un sacco di tempo, il mio peluche preferito era tornato da me. Ci ho condiviso parlate, pianti, risate, giochi, paure e gioie. Mi sentivo come una bambina un pochino più vicina alla sua vera casa. Sorrido mentre lo guardo e poi vado a prepararmi per andare a scuola.

 Il mio telefono è invaso dai messaggi di auguri, ma sono già in ritardo, cosí decido di aprirli e rispondere durante il corso della giornata. Io e Joe come ogni altra mattina entriamo nel Track e corriamo verso la scuola con la musica a tutto volume. Ridiamo e parliamo un sacco. Siamo arrivati, apro la portiera e faccio per salutarlo quando mi abbraccia dicendomi ancora auguri e augurandomi una buona giornata. Mi ha stupito. Ricambio e scendo in fretta dalla macchina cercando di entrare  velocemente nell'edificio caldo della scuola. Mi avvio al mio locker. Neanche il tempo di arrivare che tutti mi fanno gli auguri. Sono cosí presa a ringraziare che non mi accorgo neanche di essere arrivata. Iben, Morgan e gli altri mie amici mi hanno decorato tutto il locker e per terra ci sono diverse bustine con dei regali per me. Mi stupisco sempre di più. Non riesco a togliermi questo sorriso, mi fanno stare bene. Sono felice, abbraccio tutti e li ringrazio per gli sforzi e per quello che hanno fatto.  

Suona la campanella e tutti insieme ci avviamo verso la mia classe. Li ringrazio ancora e ci lasciamo dicendo che ci saremmo rivisti tutti a pranzo. Entro in classe e Mauricio fa partire la canzone di buon compleanno sul telefono. Kyle e Hunter iniziano a cantare. Scoppio a ridere e tutti e tre mi vengono in contro con il mio caffè, con su scritto "We love you, our Italian girl". Finisce la canzone e mi abbracciano con un grande we will miss you.

Il mio cuore non riesce a stare più nel petto da quanto batte forte. Il ritmo diventa sempre più accellerato e le emozioni che accompagnano queso suono sono indescrivibili. Ci sediamo e in modo disattento cerchiamo di seguire la lezione. Ridiamo e scherziamo fra di noi.Per farmi gli auguri caricano miei video e foto imbarazzanti su Snapchat; continuiamo a rivederceli in loop fino a che non piangiamo dal ridere. Sfortunatamente questa ora finisce. Come ogni girono mi avvio con Mauricio alla mia prossima ora, ci salutiamo e mi fa di nuovo gli auguri. Appena entro nella classe Mr. Sheldon mi abbraccia anche lui, e con il suo accento molto marcato mi dice "happy birthday" e poi esce freneticamente. Appena dopo il suono della campanella ritorna in classe con gran parte dei miei compagni. Si siedono tutti al loro posto e iniziano a contare; 1..2..3..Happy birthday to you, happy birthday to youu, happy birthday to youuu, happy birthday dear Ila, happy birthday to you!! 

Li ringrazio troppo e continuo a ridere e sono rossa dall'imbarazzo. Vorrei che questa giornata non. finisse mai, mi sento libera e leggera. Niente pensieri negativi, riesco a vedere solo gioia e un sacco di cose belle intorno a me. 

Questa magnifica giornata di scuola finisce in fretta e ritorno a casa con Joe. Appena arrivo a casa mi preparo per i festeggiamenti con il mio date di questa notte. Alle 5.30 mi passerà a prendere e non ci posso credere che rimetterò i miei amati pattini. Solo a pensare che ritornerò sul ghiaccio mi vengono i brividi. Mi manca troppo, e mi mancano anche le mie due compagne di avventure! 

Sono pronta e subito dopo sento un clacson. Sorrido, mi lancio giù dalle scale e subito apro la porta di casa. Appena lo saluto sento una strana sensazione. Ignoro questa cosa e iniziamo a scherzare e a ridere sul fato che lui non ha mai messo un paio di pattini. Ad un certo punto inizia a mettere tutte le mie canzoni della Disney preferite. Rimango stupita e gli chiedo come faccia a sapere che mi piacciono queste canzoni. Lui mi guarda e mi sorride. Scoppio a ridere e lui si lascia scappare un nome "Morgan". Faccio una faccia stupita e lui non riesco a non ridere ancora facendomi il gesto della complicità che c'è stata tra loro. 

Siamo arrivati, scendiamo dalla macchina e io inizio a battere i denti dal freddo. Mi guarda e imitandomi scuote la testa sorridendo. Balbetto dal freddo e il mio naso è come una stalattite. Mi indica il bagagliaio e subito mi illumino. Prendo la "mia" felpa e subito va un po' meglio. Siamo pronti per iniziare questa serata indimenticabile. 

Non facciamo neanche in tempo a entrare nel rink che Dylan è già per terra. Scoppio a ridere e lo raccolgo dal ghiaccio come se fosse un budino. Inizio a spiegargli la postura che deve tenere, a meno che non voglia uscire dalla pista con il sedere pieno di lividi. Appena prende un po' di confidenza con i pattini iniziamo a girare intorno alla pista, lo tengo per mano, cerco di dargli più sicurezza che posso. Gli salvo la vita circa ogni tre minuti. Non smettiamo di ridere e ci divertiamo un sacco. 

Abbassano le luci e ci sono solo dei neon che illuminano la pista. Si impegna cosí tanto per non cadere e ad ogni giro mi chiede se è migliorato. Mi sembra un bimbo che è fiero dei suoi progressi e che è felice di farteli vedere. Dopo due ore e mezza di pattinaggio non mi sento più ne il braccio ne la mia mano. Ci fermiamo e ci facciamo una foto e anche la signora del rink ci chiede se vogliamo farcene fare una. Diciamo di si e ci portiamo, lui con un po' di fatica, davanti alla signora. CI abbracciamo e scatta la foto. 

Usciamo e lo ringrazio per tutto. Continuiamo a colorare la nostra notte, e non ci togliamo quei sorrisi che avevamo stampati in faccia da tutto il giorno. "I will never forget tonigh..thanks for everything". Lui mi abbraccia e mi ringrazia. Andiamo insieme alla porta e saluta anche Joe e Morgan, che con le labbra gli chiede se mi erano piaciute le canzoni. Poi mi guarda e fa un sorriso da angelo. Scoppio a ridere e la rincorro fino al divano per farle tutto il solletico del mondo. 

Ci rialziamo e andiamo a salutare per l'ultima volta Dylan. Sto per chiudere la porta quando mi urla "i'll come tomorrow mornig, 7.45 I will be here!". Sorrido e chiudo la porta. 

Andiamo tutti a letto, una giornata che mi ha insegnato tanto e che mi ha lasciato ancora di più. 

Buonanotte a tutti e buon compleanno a me! 😉

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