THANKSGIVING DAY 🦃
La festa più attesa da milioni di americani è finalmente arrivata! È pazzesco pensare come una festività cosī importante per un popolo sia completamente inesistente per un atro. Per gli americani il Thanksgiving è come un secondo Natale. È il giorno per ringraziare chiunque per far parte della loro vita, ma non solo, ringraziano per le opportunità che la vita ha dato a loro, per il lavoro, la famiglia, e l'amore che li circonda. Pensandoci è stupendo, ma nello stesso momento penso che servirebbe anche a noi, europei o qualunque altro paese che non ha questa festa, avere un giorno come questo.
Sono le 10, oggi niente sveglia, apro gli occhi sperando di vedere un po' di sole...ovviamente tutto invano. Fuori diluvia e ci sono anche oggi meno di 0 gradi. Vorrei congelare sotto il mio piumone. La voglia di alzarmi si riduce ogni secondo che passa, e le mie palpebre ancora stanche mi persuadono per richiudersi ancora per un pochino. Ma qualcosa dentro di me mi dice che devo assolutamente alzarmi. Mi alzo trascinando il piumone per terra, cerco di avvolgermi il più possibile, senza lasciare nemmeno uno spiraglio al gelo che mi circonda. Tutta il batuffolo che mi ero creata si smonta mentre salgo per le scale. Appena mi cade il piumone mi viene immediatamente la pelle d'oca e mi affretto a raccoglierlo per terminare le scale il più in fretta possibile. Arrivo al divano e sento Morgan che mi saluta con un sorriso scintillante. È cosī contenta di essere a casa dal lavoro, ma soprattutto è contentissima per la festa di oggi. Mi aiuta ad avvolgermi nel mio piumone guardandomi come se fossi un alieno; la differenza sostanziale tra me e lei è che io giro come se fossi un eschimese e lei come se fosse alle Hawaii in piena estate. "Today is not cold Ila!", "Shut up Mo!! It's super cold today. I'm shaking and i'm under my bed duvet, don't say that is not cold because i can kill you." Si mette a ridere e mi imita. Sorrido e le chiedo cosa stiamo guardando alla Tv. Subito si alza in piedi e mi dice che sono arrivata appena in tempo per vedere una cosa spettacolare. Stupita la guardo e le chiedo cosa sia questa cosa. Mi lascia un attimo di suspance e poi guardandomi con la sua faccia più simpatica mi dice " Macy's Thanksgiving Parade". Guardo alla tv. Ci sono palloncini gonfiabili giganti che riempiono le strade di New York. Per le strade del centro e per le piazze, ci sono dei ballerini professionisti che ballano e cantano canzoni dei Musical americani più famosi. Resto a bocca aperta. Sono davvero impressionata da tutta questa bellezza. Lei mi guarda ridendo e rimandando sorpresa per la mia reazione. Parliamo della nostra passione per i balletti, musical e ballerini.
Finiamo di vedere la parata, mentre dalla cucina iniziano a sentirsi i profumi tradizionali di questo giorno speciale. Il forno è occupato da un tacchino grosso come la mia pancia. Sul bancone c'é un macello. Cibo ovunque e teglie sparse per tutta l'sola e il tavolo. Sembra che tutti i concorrenti di bake off siano nella nostra cucina per preparare la cena perfetta. Ci alziamo dal divano pronte per rimboccarci le maniche e per cucinare anche noi qualcosa. A me tocca la torta salata di zucchine, a Morgan il dolce. Inizio la mia preparazione, spero davvero che venga buona. Cerco di ricordare tutti i passaggi che la mamma mi ha insegnato. Voglio che abbia lo stesso gusto della sua, è da leccarsi i baffi. Dopo trenta minuti ho finito di fare la pasta a mano, ovviamente con l'aiuto di Mom...è il mio angelo custode della cucina, letteralmente. Inizio la preparazione delle zucchine e degli altri ingredienti necessari per ricreare la torta. Dopo un'ora dalla partenza devo solo assemblare tutto. Sembra venuta come la sua, devo solo infornare.
Dopo averla infornata scendo in camera mia per cambiarmi e per sistemarmi per la serata. Devo sbrigarmi a quanto pare in 40 minuti dobbiamo lasciare casa per andare a Salem, a casa degli zii. Sono super contenta e non vedo davvero l'ora. Ho troppa voglia di scoprire com'è questo Thanksgiving. Finisco di prepararmi appena in tempo. Dopo trenta secondi suona anche il forno con la mia torta. Salgo in fretta e apro il forno. Una vampata di caldo mi colpisce, faccio tre passi indietro ed emetto un gemito, quasi di dolore. La tiro fuori e subito ricopriamo tutti gli alimenti con la pellicola, per farli continuare a cuocere durante il tragitto.
Saliamo tutta la famiglia in macchina insieme anche alla Grandma. Dad mette subito delle canzoni di natale per riscaldare l'atmosfera gelida, e cantiamo tutti insieme. Mentre ci avviamo mi faccio anche raccontare tutta la storia e le origini di questo giorno. È strepitoso, ha un significato grandissimo e davvero bello. Poco dopo la fine della storia arriviamo a casa dei nostri zii e cugini. Ci sono gia un sacco di persone. A quanto pare siamo proprio gli ultimi.
Alle 4.15 iniziamo la cena, tutti si riempiono i piatti come se non ci fosse un domani. Tacchino, patate, patate dolci, uova, insalata, torta salata, stuffed, prosciutto, olive, pane, formaggio, altri tipi di carne e frutta. Tutti hanno queste cose nel piatto, tutti tranne me, e continuano a fare avanti e indietro per riempirsi nuovamente il piatto. Joe ed io abbiamo fatto una scommessa; se io avessi assaggiato un morso di tacchino lui avrebbe mangiato tre round del menù completo. Torno al mio posto con nel piatto le patate, la verdura e un pezzetto di tacchino. Sorpreso ed incredulo mi guarda, io lo sfido con lo sguardo. Lui prende la forchetta per imboccarmi. Rido fino alle lacrime e poi mangio quel morso. BLAHHH. Indescrivibile, non mi piace proprio! Faccio delle facce brutte e Joe scoppia a ridere affermando che non sono una donna di carne. Ora la scommessa va nelle sue mani. Lo sostengo e ridiamo un sacco durante tutta la cena. C'è una complicità sempre stupenda. Sono contentissima del rapporto che si è Crato fra noi.
Dopo due ore finisce di mangiare i tre piatti menù completo. Finito l'ultimo boccone si lancia sul divano e con una coperta addosso inizia a dormire. Quando si risveglia dall'abbiocco time mi propone di andare a giocare a football in camera. Andata. Morgan, Joe e io ci avviamo in una delle stanze per giocare a football. Io e Mo, siamo una squadra e giochiamo contro Joe. Ovviamente vinciamo, 30-21. Continuiamo a giocare per tutta la sera, ci divertiamo e abbiamo un sorriso che non mi scorderò mai.
Veniamo richiamati a tavola per il momento della Pumpkin Pie e della Apple Pie. A Joe si illuminano gli occhi, io e Morgan ci guardiamo come se stessimo per scoppiare. Andiamo tutti e tre a tavola e ci sediamo. Prima di iniziare il dessert, però, giunge il momento della preghiera alla nazione e poi ai ringraziamenti personali. Tutti insieme recitiamo la preghiera: "I pledge allegiance to the Flag of the United States of America, and to the Republic for which it stands: one Nation under God, indivisible, with liberty and justice for all". Appena finito Joe e Morgan si avvicinano a me e abbracciandomi mi ringraziano per la sorella che sono diventata per loro. Mi emoziono e ringrazio tutti per questa esperienza. Tutti ricambiamo ringraziandomi a loro volta. e ci sediamo finendo questa cena che va avanti da cinque ore. Peggio dei pranzi di natale italiani!!
Sono ormai le 9.30pm, qualcuno ha già lasciato la casa, noi la stiamo per lasciare. Un velo di malinconia mi sovrasta, è stata una giornata bellissima, unica e che mi ha insegnato tanto. Non vorrei che finisse mai, e sopratutto sapere che non potrò riviverla mi rattrista. Grandma mi abbraccia e mi dice che mi vuole bene e che mi porterà sempre nel suo vecchio cuore. La abbraccio forte e le do un bacio sulla guancia. Voglio un sacco di bene a questa seconda famiglia.
Con questo pensiero torniamo a casa. Sono stanchissima. Arrivati a casa sistemiamo i leftovers e poi andiamo a letto, pronti per la giornata di domani.
Buonanotte a tutti and HAPPY THANKSGIVING DAY!! ❤️