NEW SEASON, NEW SPORT 🏆
La neve ricopre ancora tutti i prati e le strade, sembra di stare in un mondo di ghiaccio. Fa freddo, se non si ha maglione, giacca e calze pesanti ci si potrebbe congelare. Esco di casa alle 9.45, oggi la scuola inizia tardi a causa della grande nevicata, che per la seconda volta in questo gelido inverno, ha sorpreso tutti.
Ho con me la borsa dello sport, da oggi inizia una nuova avventura. Joe sta togliendo la neve dalla macchina e appena mi vede sfoggia un sorriso e mi dice che siamo pronti per andare a scuola. Cerca di convincersi che è contento, che non vede l'ora di entrare nell'edificio scolastico, ma i suoi occhi non sanno proprio mentire. Saliamo in macchina e per riscaldare questa fredda mattinata accendiamo la radio, sulla stazione country. Joe inizia a cantare, io lo guardo perplessa, fino al ritornello, poi ci lanciamo in un duetto su "Jolene".
Arriviamo a scuola e ci salutiamo, ci auguriamo una buona giornata e chiudo la portiera del track. Faccio attenzione a dove metto i piedi, tutto il marciapiede è ghiacciato e lungo la strada ho visto almeno due o tre ragazzi finire con il sedere per terra. Più mi avvicino alla scuola più sento il caldo; sono certa che qualsiasi edificio sia più caldo della temperatura esterna. Si apre la porta automatica e sento un leggero calduccio accarezzarmi il naso. Tiro fuori le mani dalle tasche e mi dirigo verso l'armadietto. La SHS radio manda "sweet but psico", la canticchio nella mente e mi perdo nelle parole fino a che non sento un pizzicotto sul fianco. Faccio un salto di lato e mi giro con uno sguardo maligno da prima mattina. Micah mi sorride e io mi rigiro ignorandolo. Si mette vicino a me e scoppia a ridere, lo guardo e sorrido. Parliamo fino a che arriviamo ai nostri armadietti, poi cambiamo i libri e io vado verso la classe della mia prima lezione.
Continuo a sbadigliare, sono davvero stanca oggi. Iben arriva in classe, anche lei stanchissima e lamentandosi di essersi dimenticata tutta l'attrezzatura per il primo allenamento di tennis. La rassicuro dicendole che per il primo allenamento della giornata le avrei prestato io le cose. Questa giornata sarà lunghissima, primo allenamento in palestra sarà dalle 3.30 alle 5. Il secondo alla tennis court dalle 7 alle 9. Tiro un sospiro e mi dico sotto voce che posso assolutamente farcela. Sono super emozionata per questa nuova avventura, non ho mai giocato a tennis in tutta la mia vita. La cosa mi intriga e sopratutto la quantità di allenamenti mi soddisfa a pieno. "Ila, you know that will be super hard!", guardo Iben sorridendo e annuisco. Mi mostra la schedule degli allenanti con aria distrutta e muove la testa in segno di disapprovazione. Rido sotto i baffi e le prendo il foglio che ha in mano. Lo guardo...effettivamente non ha tutti i torti, per la maggior parte dei giorni abbiamo due allenamenti al giorno, ma nonostante tutto rimango super contenta.
Dó i miei due esami durante la giornata e dopo il suono dell'ultima campanella mi fermo a parlare con il mio prof di American government. "So, do you like talk about politics and stuff?". Lo guardo sorridendo e mi siedo sul banco. "Yes! I think that politics is really interesting and really important; I actually like all the social studies and topics towards the society". Fa un risolino mentre si siede sulla sua sedia morbida. "Ya, I see, you are a fight soul woman. I like that you always say your idea and tell the differences that there are between here and you beautiful country". Lo ringrazio senza lasciar cadere il contatto visivo e torniamo a parlare intensamente sui miei valori e gli ideali in cui credo. Dopo quasi un'ora dalla fine delle lezioni Iben mi chiama, rispondo al telefono. "Hey girl, where are you?". Sento dalla voce un filo di preoccupazione. "Hei you, I'm fine, were you worried for me?". Tira un sospiro leggero ma non mi risponde; con tono sicuro mi chiede nuovamente dove sono e mi avvisa che mi avrebbe raggiunto a breve. Avviso Mr. Sheldon e chiudo la chiamata.
Riprendiamo la nostra discussione accesa ma riflessiva, riguardo alla politica e ciò che accade nel mondo, quando nel mezzo di un mio commento sul Presidente Americano, si apre la porta. Mi stoppo subito, sperando che non fosse un professore. MI giro cautamente e vedo Iben, mi giro di scatto e finisco la frase velocemente e sotto voce. Mr. Sheldon scoppia a ridere e facendomi la battuta, apre l'armadio e tira fuori una boccetta di sapone liquido. "Mrs. Ila, the next time i should use the soap", si lascia nuovamente cadere in una risata e fa sciogliere la faccia severa e autoritaria assunta poco prima. Faccio una risata e alzo le spalle. Guardo l'ora, sono quasi le 3.20pm, scendo dal banco e prendo i vestiti per tennis, lo saluto e mi ringrazia per la chiacchierata.
Iben mi segue e poco dopo usciamo dal building 400 per avviarci ai nostri locker. "Girl, why were you in his class?", "we talk about politics and worth, I personally love talk with him, because he is really wiser and he always hear me, but without judging. So I can talk about everything, I can swear, I can say that one thing it's a total shit, and he'll never tell me that I'm wrong". "Oh, why?". "Listen, I remember the first time I talked with him, he told me, "I'll never judge you, or your opinion, because it's yours and I'm nobody to do it. But, I'll heard you, and argue with you to make you grow and to give you new points of view. If you want this room will be your special place". Iben rimane di sasso, non mi risponde e continua a pensare.
Mentre mi cambio realizzo che davvero quella stanza è uno dei miei posti sicuri, ogni volta che accade qualcosa o sono preoccupata per qualcosa Sheldon mi accoglie sempre, mi fa pensare, ragionare e mi insegna a migliorare la persona che sono. Esco dalla locker room con un sorriso smagliante, leggera e felice di ciò che ho appena realizzato. Sono pronta per sfogare tutte le mie energie e lanciarmi in questo nuovo sport. Io e Iben entriamo in palestra, iniziamo a correre e poi a fare l'allenamento previsto. "hei yo, buddy!!". Tolgo. una cuffie dalle orecchie e con la fronte perlata dal sudore mi giro di scatto. "Hei Riley!! Are you doing tennis?". Sorrido e mentre annuisce le batto il cinque. Non potrei essere più contenta, la mia buddy in cheerleader sarà anche la mia buddy. a tennis!! Finiamo l'allenamento in tre, e alle cinque, esauste, ci cambiamo e usciamo dalla palestra.
"See ya". Ci salutiamo e saliamo tutte e tre in macchina. Il piano è frenetico e tutto organizzato nei minimi dettagli. Torno a casa e doccia veloce, poi cena e cambio vestiti, laundry e poi torno agli allenamenti.
In un'ora e mezza ho finito il mio programma, sono ancora distrutta dagli allenamenti terminati poco prima, mi rinfilo le scarpe e sono pronta a continuare il mio workout. La coach mi é molto simpatica, ci fa ridere e lavorare sodo. Ci vuole pronte e sopratutto in forma, perché " mente sana in corpore sano". Four hands, back hands, serving, dall'alto della sua postazione, per vederci meglio a tutte, ci grida le mosse che dobbiamo allenare, e più sudiamo e ci muoviamo, più lei é contenta. Faccio i miei primi tiri, la coach sembra molto contenta di me e della mia performance. Terminati gli allenamenti vorrebbe già farmi firmare per il varsity team. Indecisa decido di rimandare l'impegno la ringrazio per gli allenamenti e l'offerta fatta.
Torno a casa distrutta, mi faccio la vasca gelata con i cubetti di ghiaccio. Mi manca quasi il fiato mentre mi immergo, ma sento i miei muscoli sciogliersi. Non riesco a tenderli, e a sostenere le braccia in aria per più di dieci secondi....siamo solo al primo giorno. Finita la vasca Mom mi cosparge di crema e mi avvolge nella pellicola. Saluto e vado a letto, neanche il tempo di trovare una posizione comoda che sono già sprofondata nel mondo dei sogni.
Good night athletes! 🎾