FINALLY...WEEKEND

Anche questa settimana è giunta al suo termine, i suoi alti e bassi non me la faranno scordare facilmente, ma per fortuna qualcuno mi ha davvero fatto tornare il sorriso in fretta. Tutto è tornato al suo normale andamento delle cose, scuola, amici, risate, allenamenti e avventure. 

Appena varcata la porta della SHS, Iben e Jared si affrettano nel venirmi in contro. Lei con gli occhi lucidi mi guarda e prendendomi le mani mi sussurra, "I love you..I'm always here". Ricambio con un sorriso grande, non le rispondo, probabilmente mi uscirebbe una voce troppo spezzata, e mi ricorderebbe come sto akihihancora dentro. Jared aspetta il suo momento e mi abbraccia cercando di farmi sentire tutto il supporto che ha parole fa fatica a esprimere; come lo capisco, sa che cosa sto vivendo. Tutti i miei professori nei giorni precedenti mi avevano inviato mail per sapere se sarei potuta tornare in Italia, almeno per un pochino. Alle mie risposte negative mi hanno tutti offerto una mano, e una spalla su cui piangere o qualcuno con cui parlare. Queste persone mi stupiscono, e mi fanno davvero sentire a casa. Forse è proprio vero che "Home is not a place it's a feeling". 

Lottando contro me stessa inizio la mia giornata. Continuo a ripetermi che lei avrebbe voluto che io lottassi e che mi vivessi tutto, e io voglioso renderla orgogliosa di me, e ricordarla in quel che faccio. Tutto si svolge a meraviglia; faccio una presentazione e due test, la mia testa è cosī occupata che mi sento quasi più leggera. Le persone mi stanno facendo bene, e ridere con loro mi da una sensazione stupenda. I miei amici mi propongono un sushi per quella serata, non vogliono he io stia a casa. Si prendono davvero cura di me, e senza pensarci due secondi accetto. 

Sto per avvisare Mom che dopo i miei allenamenti sarei andata a mangiare il sushi con i ragazzi di scuola, quando mi anticipa lei mandandomi un messaggio. Lo apro sperando che non sia nessun impegno. "Thinking of you😘". "Thank you! You are the best hmom ever!!". Lei mi risponde con una faccina emozionata. Sorrido e poi le scrivo quello per cui avevo preso in mano il telefono. "No Problem, you can go", ringrazio ancora e ci mettiamo d'accordo con le macchine. Ovviamente io sarei andata con Brenda, e lei stava già preparando la mia playlist con tutte le mie canzoni preferite. Mi mostra il telefono e scoppio a ridere tirando in su i pollici. Nello stesso istante suona anche la campanella, queste pause pranzo volano!! Le mando un bacio e vado al mio locker per prendere il mio libro della prossima lezione. Sono pronta per la mia ultima ora. 

Come ogni altro giorno, incontro Matt a metà strada e saluto Ikaika prima di entrare in classe. Mentre attraversiamo il campus ci raccontiamo le nostre giornate e le cose incredibili che ci sono successe o che potrebbe succederci. Fortunatamente appena arriviamo sotto il portico della struttura dedicata a scienze inizia a diluviare. Il cielo è completamente nero, sembra che stia per arrivare uno di quei diluvi che portano via tutto. Ultimamente questo clima si vede tutti i giorni, e io ho imparato che essere sotto a questo diluvio mentre cambi classe..non è proprio carino. 

Ovviamente dopo solo un'ora non ha smesso di piovere, riattraverso tutto il campus di corsa e arrivo fradicia dopo cinque minuti al mio locker. Trovo davanti a me Mauricio, mi guarda e prende un ombrello dal suo armadietto. Lo guado e faccio la giravolta per fargli vedere che c'è solo una parte della mia felpa che ancora non è fradicia. Scoppia a ridere e rimette a posto l'ombrello. Camminiamo insieme verso l'uscita e mi accompagna in macchina in palestra. Siccome è ancora presto mi propone un coffee da Dutch Bros. Accetto volentieri e andiamo a scaldarci, io con un caffè e lui con una doppia cioccolata con panna e amarena in cima. Il ragazzo è di poche pretese. "Cheer" "Cheer!!". Sorseggio lentamente, cercando di non bruciarmi tutto il palato. Lui ingordo come non mai, fa una sorsata enorme, e si ritrova dopo poco a boccheggiare per il caldo. Torniamo fra una risata e l'altra in palestra, pronti per i nostri allenamenti. Sfogo tutto e due ore mi sembrano volare. Sudata torno negli spogliatoi e mi cambio, prendo la mia cartella e con Brenda ci prepariamo alla corsa sotto lo stormy. 

La pioggia non sembra voler smettere. Il vento si è alzato e ora scendono gocce misto a ghiaccio. Ci mancava la grandine, ma porca miseria, non poteva grandinare sta notte eh. Mettiamo l'aria calda a 80F e solo dopo pochi minuti iniziamo a toglierci giubbotto e sciarpa. I guanti ci sono ancora indispensabili, le nostre dita sono troppo fredde. Colleghiamo la playlist e ci assicuriamo che tutti i ragazzi siano pronti per andare. Dopo cinque minuti ci muoviamo tutti verso Salem e verso il nostro sushi. 

Mi siedo affianco al "nastro porta sushi" e inizio a passare cibo a tutti i ragazzi seduti al tavolo, saremo una 15ina. Ognuno mi grida il colore del piatto che vogliono, Brenda mi aiuta dall'altra parte del tavolo, e tra le persone sedute si crea una catena di passaggio per il cibo. Iben a metà del tavolo chiama la cameriera e ordina la nostra barca preferita. Appena la vedo arrivare i miei occhi si illuminano. Brenda fa la mia stessa faccia e insieme ci msaggiamo la pancia pronte per tutti quei nighiri e roll. Lei continua a mangiare a dire che non vuole nessun ragazzo, a meno che non sia fatto tutto di suoi. Io acconsento con la testa e poi le dico che per lei avrei qualcuno che sarebbe disposto a diventare un sushi. Ridiamo fino alle lacrime. 

Sono le 9pm, e ci aspettano i nostri compiti e letti a casa. Ci salutiamo dicendoci che ci saremmo rivisti l'indomani. Risalgo in macchina con Brenda e riprendiamo la nostra playlist. Torniamo a casa e mom la ringrazia. Le do un bacio e chiudo la porta. 

Buona Notte anche a voi..alla prossima settimana😴

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